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Possibile che a Roma il diritto all'acqua non sia garantito? Purtroppo sì perchè per Acea Ato2 SpA non è violazione di un diritto umano lasciare intere famiglie a secco. 

L'importante, per l'azienda di Piazzale Ostiense, è assicurare lauti dividendi ai suoi azionisti. Per farlo evidentemente si è pronti ad effettuare migliaia di distacchi a settimana, in modo che “l'utente” possa scegliere se saldare o morire di sete. 

Ma non è il solo modo con il quale Acea fa profitti su un diritto fondamentale: la gestione di tipo privatistico e il meccanismo tariffario lasciano infatti ampio margine per operazioni di dubbia legalità. 

La nostra è quindi una campagna politica, che si pone come primo obiettivo quello di limitare il ricorso al distacco idrico come strumento di recupero crediti, obbligando i gestori a garantire il flusso minimo vitale anche agli utenti morosi. 

Questo obiettivo minimo si inserisce sulla scia della vittoria referendaria per l'acqua pubblica di giugno 2011, collegandosi quindi alla battaglia per la gestione pubblica dell'acqua e contro le nuove privatizzazioni che, l'attuale Governo, sta promuovendo e che, l'attuale Giunta Capitolina, sembra sposare in pieno. 

Dal livello nazionale a quello locale tanti sono, purtroppo, i diritti fondamentali messi sotto attacco. Gli sportelli contro i distacchi vogliono essere pertanto non solo un luogo informativo, ma anche di scambio e aggregazione, perchè l'attacco ai diritti fondamentali non riguarda solo chi non riesce a pagare le bollette. 

Da soli è difficile difendersi, ma insieme si può vincere! Ti aspettiamo.